La
macchina organizzatrice del Corteo Storico si mette in moto un
mese prima.
Al comando ci sono dieci persone di laboratorio sartoriale che
prestano la loro opera gratuitamente, provvedendo alla pulizia
e manutenzione degli abiti.
Sono persone che da ventanni sono impegnate in questo ruolo
ed hanno acquisito particolari capacità ed esperienza,
attingendo dalle direttive della Sig.ra Lea Pacini.
Alla
Sig.ra Pacini, nel 1968, fu presentata la Sig.ra Nicoletta De
Angelis, dal fidanzato. Lui laccompagnava al Palazzo del
Popolo durante i preparativi per la sfilata e impegnavano le serate
abbinando i biglietti con i nomi ai vestiti e alle scarpe.. Nel
1972, la Sig.ra De Angelis si trasferì definitivamente
a Orvieto ed ebbe modo di affiancare nellorganizzazione
la Sig.ra Pacini, da cui imparò tutte le tecniche della
vestizione e riuscì ad avere lincarico particolare
della posa del cappello, pratica che veniva effettuata
solo da lei. Un pomeriggio, destate, cominciava a nascere
nella Signora Lea, lidea della formazione di una Associazione
che desse continuità alla preparazione del Corteo. In quella
occasione convocò la signora De Angelis al Palazzo del
S. Giovanni dicendole: Tu sarai il Direttore Artistico quando
non ci sarò più. La responsabilità
di cui veniva investita era tanto grande da intimidirla. Questo
compito la inorgogliva ma allo stesso tempo la impensieriva il
fatto di non essere certa di riuscire ad ottenere la stessa fiducia
ed il rispetto che la Pacini era riuscita ad imporre. Nel 1992,
quando la creatrice del Corteo venne a mancare, la Sig.ra De Angelis
divenne la Direttrice Artistica del Corteo Storico, riuscendo
anche, qualche anno dopo, a creare un connubio con il Corteo delle
Dame che precede di un giorno quello Storico.
Fa da cornice ad entrambi i cortei, il Corteo dei Popolani.
Sia i costumi del Corteo delle Dame che quelli del Corteo dei
Popolani, sono stati disegnati dalla Sig.ra De Angelis, la quale
si è ispirata agli affreschi più antichi delle chiese
orvietane, alliconografia umbra del 1300 e alle descrizioni
dei lasciti testamentari sulla vita quotidiana del Medioevo, dove
vengono descritti abiti, corredi, modi di vivere ed alimentarsi
dellepoca.
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